La partenza avvenne di notte, con la luna nel pieno della sua grandezza, la quale oscurava tutte le stelle del firmamento.
Oceano Indiano
La terra si allontanava, trattenendo il passato, i ricordi, la famiglia, gli amici… i nemici. Girò lo sguardo verso prua: l’oceano Indiano era buio e freddo.
Port Elizabeth
Port Elizabeth si allontanava lentamente a poppa, il sole era già sprofondato dietro la savana, e le prime stelle si affacciavano contro un cielo color melanzana. La nave dirigeva per est nord est alla velocità di sedici nodi.
Olandese volante
… non ci poteva pensare, l’aveva visto, in lontananza, ma l’aveva visto: un vascello con tre alberi, di cui uno era un moncone annerito, con le vele semi lacerate, gonfie di vento, che emanavano un luminosità strana, spettrale, la quale avvolgeva tutto lo scafo in una bioluminescenza remota e senza età. Ma la cosa più incredibile era che sembrava sospeso sull’onda.
Pompe
L’acqua sfociava dagli ombrinali rapidamente, ma non abbastanza, le pompe arrancavano, sputando fuori bordo tonnellate di metri cubi di oceano.
Coperto
Poi tutto fu coperto dal mare. L’onda anomala investì la barca, stendendola su un lato, quasi a sommergerla; continuando la sua corsa indifferente verso l’Antartide.
Luna
Uscì uno spuntone di luna sull’orizzonte, tra due grossi cumulonembi, che illuminò l’oceano per un attimo. E fu allora che la videro arrivare: una massa d’acqua enorme che correva verso di loro; alta quanto un palazzo di dieci piani e lunga fino a coprire tutto l’orizzonte.
Vento
Aumentò il vento, aumentò il mare, le onde diventarono treni che si rincorrevano l’uno dietro l’altro; enormi treni che emettevano spruzzi sulle creste traslucide. L’aria si elettrificò, i primi fulmini colpirono l’acqua illuminandola in uno spettro bianco.
Orizzonte
Il cielo era grigio: un’antracite pallido che occultava il limite che univa l’orizzonte tra il cielo e il mare. Verso sera l’oceano si gonfiò talmente tanto che la nave affannava sulle onde, soffrendo in tutte le giunture…
Agulhas
La corrente di Agulhas scorreva lungo le coste orientali dell’Africa, tra i vortici del canale del Mozambico e gli enormi risucchi della corrente orientale del Madagascar. Discendendo lungo la costa africana alla velocità di sette nodi fino a Capo Agulhas.