Il sole era infuocato e, non avendo più una protezione, era costretto riparare, almeno il viso, sotto la panca. Mentre il cielo passava dalla luce al buio e dal buio alla luce più e più volte.
Deserto
Il problema più grande rimaneva l’acqua da bere, anche perché i pesci volanti crudi, molto simili alle sarde, non facevano altro che fargli aumentare la sete “Il deserto in un mare d’acqua” pensò.
Esca
Ma nonostante la debolezza, era ancora abbastanza lucido da riuscire a organizzare qualche stratagemma per procurarsi del cibo. Staccò un pezzo di cima e lo sfilacciò creando un’esca abbastanza reale, simile a un piccolo polpo, la lanciò in acqua e attese.
Fame
I giorni passavano, e grazie a qualche pesce volante che trovava la mattina sul pagliolo ‒ durante la notte, alcuni cadevano nella barca senza poterne uscire ‒, appagava un po’ la fame.
Corrente
Non sapeva da quanti giorni era in mare e neanche in quale parte dell’oceano. Sapeva solo che, sia la corrente sia il vento, lo portavano verso ovest.
Salmastra
La burrasca si era portata via tutto: i remi, il telo e le taniche con l’acqua; e quella che sciacquava il fondo del pagliolo era salmastra.
Panchetta
Il nuovo giorno lo trovò disteso sul fondo semi sommerso della scialuppa, avvinghiato alla panchetta.
Grumo
Un grumo rosso sangue iniziò a prendere forma sull’orizzonte, illuminando il mare, ancora con qualche residuo di onde.
Lustrascarpe
Le onde martellavano invadenti, spazzolando la barca come un lustrascarpe diligente. E lui era solo, in mezzo a un oceano irriconoscente a migliaia di miglia dalla civiltà.
Immerso
Il tempo sembrava non passare mai. In barca c’era tanta acqua che gli sembrava di vivere immerso in un liquido amniotico. Il cielo era tetro: un grigio scuro.