Aggiunse dei legnetti e dell’altra fibra di noce di cocco e un bel fuoco prese vita. Poi inserì la punta del pugnale nel più tenero dei tre occhi di un cocco, lo allargò di qualche millimetro e ne bevve il latte con soddisfazione.
Fuoco
Appoggiò la cesta su un masso, si avvicinò a un cerchio di pietre dove ci mise della fibra di cocco, prese il pugnale e dal lato della costola lo batté un paio di volte su una pietra nera e lucida, da cui si sprigionarono delle scintille che subito fecero prendere fuoco la fibra.
Palmeto
Giunto presso una serie di bassi cespugli, dove una colonia di sterne nidificava tutto l’anno, si impossessò di alcune uova e continuò la passeggiata. Al ritorno recuperò la cesta e attraversò il fitto palmeto.
Aragosta
Salì sulla scialuppa e iniziò a tirare: aveva teso una cima con un paranco e la usava per tonneggiare dall’isolotto all’atollo. Arrivò in spiaggia e iniziò, come tutte le mattine, la ricerca di granchi e molluschi. Raccolto quanto gli bastava si diresse lungo la barriera corallina dove si fermò vicino a una pozza larga circa tre metri, dalla quale, tuffandosi, venne su con una grande aragosta.
Le lune
Contò sette linee incise nella roccia, sfiorandole una per una. Da quando era arrivato sull’isola, erano passate otto lune piene. Si accinse a incidere l’ottava e poi restò lì a osservarla.
Sonno
Lasciandolo per ore con gli occhi sbarrati, finché non si addormentava rannicchiato con le braccia unite tra le ginocchia piegate, gemendo anche nel sonno.
Paura
La paura si faceva strada nella sua mente provata da sofferenze che non avrebbe mai pensato di patire; una mente stanca, affaticata, prostrata… E come in un rigurgito trattenuto, ma non fermato, quella mente indebolita e depressa vomitava tutto il male e il dolore che aveva subito.
Isolamento
L’impegno profuso lo distolse dall’isolamento e dallo stress, mantenendolo attivo e pronto durante il giorno, ma la notte lo riassalivano le angosce. La solitudine lo invadeva con tutta la sua crudeltà, e il senso di abbandono lo avvolgeva come una nera caligine.
Rifugio
Costruì un rifugio solido e ben riparato a ridosso della collina ‒ con tronchi, foglie di palma e fibra di noce di cocco ‒, più un’amaca e alcuni utensili, tra cui un’accetta, con dell’ossidiana trovata ai piedi della collina, utile per rompere i cocchi.
Collina
L’isolotto usciva come un faraglione dal blu profondo formando una nera collina esattamente al centro della laguna, contornata da sabbia scura e completamente coperta da una fitta vegetazione, tra cui pandani, palme da cocco e alberi del pane.