Fremito

Ti alzi, il tuo corpo diffonde un profumo di essenze fragranti e di desiderio appagato; ti soffermi davanti allo specchio esplorandoti il viso in cerca di tracce di peccato;
ti passo accanto, mi prendi le braccia e ti ci avvolgi i fianchi strusciando la schiena contro il mio corpo nudo, mentre i tuoi capelli m’inondano la spalla avvolgendola in un mantello odoroso di frutti di bosco. Sospiri leggermente come se ti apprestassi a sorseggiare una bevanda calda. Improvvisamente vieni attraversata da un brivido che mi arriva direttamente al ventre… sono sommerso completamente da quell’unico e singolo fremito, che si fa strada nel mio corpo sguarnito di qualsiasi difesa. E’ una vibrazione forte, ancestrale, che s’impossessa di una mente ormai schiava dei tuoi gemiti. Mi prendi le mani e cominci a dirigerle lungo un percorso conosciuto solo dai tuoi sensi, le accompagni con determinazione indicando loro la strada verso i punti più sensibili e misteriosi del tuo corpo che vibra. Inondi le mie mani col tuo umore, poi ti inclini verso la parete accogliendomi nel profondo calore del tuo essere…

Ed è in quel momento che le nostre anime diventano schiave dell’istinto e della passione.

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Il mondo è grande

Serro la finestra: mi nascondo al mondo, mi chiudo nel guscio. Sono un paguro. Sono un’ombra proiettata su un muro; ma devo affrettarmi. Vorrei chiamarti, anzi no, vorrei invocarti, vorrei averti… vorrei viverti. Sono roso da una passione incontenibile. Dimmi quale vetta devo scalare; quale oceano devo navigare; quale deserto devo attraversare…

Chiudo la porta, ho la testa bassa, non cerco niente sul pianerottolo, è solo vergogna, vergogna di me. Ho le spalle curve: è un peso opprimente quello che mi trascino. Il peso dei miei pensieri: sono tanti, ormai non riesco più a contarli. Sono una folla che straripa dalla mia mente. Incontenibili, irrefrenabili. Corrono tutt’intorno fino a quando non diventano un unico vortice. Un possente uragano. Sono preso dalle sue spire assordanti.

Vorrei ringraziarti per avermi regalato momenti di delicata illusione, di felice speranza, di sognante aspettativa. Mi accontento, non sono nelle condizioni di pretendere di più.

Eppure…

Devo affrettarmi, il mondo è grande.

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