Sono un navigatore tormentato dalla paura di approdare.
Sono…
Sono un navigatore tormentato dalla paura di approdare.
Sono resistente all’acqua fino alla gola
Sono un navigatore tormentato dalla paura di approdare.
Il mondo non finisce oltre il mare.
…e la mia mente s’incammina con passo leggero verso orizzonti sconosciuti.
Sento che oltre il mio sguardo c’è qualcosa, è come se vedessi un’altra dimensione, un altro mondo, un altro universo…devo andare dall’oculista?
E il tempo sfilaccia le ore come una vecchia su un antico telaio.
Mi metto in un angolo e ti amo; mi metto nell’angolo opposto e ti odio. Qualcuno mi consiglia di smussare gli angoli. Dove mi accovaccerò poi?
Cerco pezzi di memoria che ho smarrito lungo una strada che non ricordo.
Trascino il mio corpo sotto il peso della gravità.
Sembra che il tempo non ne voglia sapere di passare.
E’ come se si fosse cocciutamente impuntato su un singolo segmento.
Come un ingranaggio che si inceppa e poi riparte,
indolente, esasperante.
Anche questo bicchiere si riempirà.
Gocce di tempo scorrono sopra l’oceano, mentre il tuo viso sbiadisce.
Ma ho con me l’inchiostro di china.
Soffia un vento millenario che mi strappa le immagini dalla mente.