Infradito

Era da un po’ che volevo comprarmeli. Quella domenica la gente girava già in pantaloncino e maglietta e il negozio era aperto, con quel suo marchio a forma di globo di un verde malinconico. Mi avvicinai alla rastrelliera per cercare la mia misura, ma di nero non c’era niente che potesse contenere i miei piedi, oltre al prezzo – odio le cose variopinte: mi confondono. Che fare? Gli altri li avevo scartati al primo sguardo: con i colori delle squadre di football dei mondiali. Per quel che mi riguardava gli stadi potevano anche  essere usati  per pascolarci il bestiame, mentre i pastori, dalle tribune, suonavano il piffero.

Scelsi l’Argentina, un po’ larga, ma ci stavo comodo.

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