Lenzuola

Non ho ancora cambiato le lenzuola,

non voglio farlo.

Il segno della tua testa è ancora sul cuscino.

Il tuo sapore ancora sulla mia lingua.

Il tuo odore ancora nella stanza.

La tua voce ancora dentro le orecchie.

Il tuo corpo lontano, oltre quel muro.

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Cashmere

Cashmere:

mi ci trovo dentro per caso.

Mi circonda completamente,

senza invadenza.

I colori vibrano,

sembrano avere toni e tonalità uniche.

Cashmere, non sei da indossare.

La terra non si indossa,

si calpesta.

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Il camino

Attizzo il fuoco, lo smuovo piano.

Qualche altro pezzo di legno ci vorrebbe.

Sei bella, la tua voce mi affascina.

T’ascolto assaggiando ogni tua parola.

La fiamma c’illumina.

Una leggera sfumatura di verde contorna i tuoi occhi.

Aggiungo un pezzo di ulivo secco.

Tocchiamo i nostri calici, il suono fugge lungo le pareti.

Sei ben cotta, ti posso mangiare.

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Zampillo

Osservo il cielo stellato,

Orione occupa metà dello spazio.

Sirio è come un grosso cane al guinzaglio.

Lo zampillare è rumoroso e rimbalza sui cespugli,

gocce luminose cadono lungo le foglie scure,

forse mi sono bagnato le scarpe.

Tiro su la zip,

s’è fatto tardi.

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Vivere…

Vivere di vibrazioni per cercare il giusto accordo.

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Quante…

Quante vite viviamo in una vita?

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Continuerò…

Continuerò a dipingere la mia vita, dovessi usare tutte le tele di questo mondo.

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…pezzi di cuore…

Quanti pezzi di cuore lasciamo lungo il cammino della nostra vita?

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La giostra

Amo il tuo profumo… così dolce, così gentile… lo cerco sempre in ogni donna che incrocio; mi aleggia intorno sfuggente, come se avesse fretta di disperdersi.
Allungo il corpo inspirando profondamente finché non mi arriva nel cervello; finché non mi appare il tuo viso. Il tuo viso, che danza lungo i bordi della mia mente. Il tuo viso, che scivola lungo i miei pensieri tuffandosi nei miei ricordi. Rotolo su di essi inciampando e rimbalzando a ogni caduta per trovarmi, infine, disteso sul tuo ventre. Giaccio lì, immobile per un po’, ma ti dissolvi in mille luci colorate che si rincorrono. Resto solo. Ecco! Adesso ti rivedo, sei lì, in fondo. Ti vedo in mezzo a tante note colorate che danzano leggere chiuse in bolle di sapone; provo a bucarle, ma rimbalzano e si allontanano indifferenti. Guardo il mio corpo: è inerme, privo d’aria; alzo il mento verso l’alto per trasformare i tuoi lineamenti in qualcosa di respirabile per riprender fiato. Chissà se ti conservassi in una boccetta e ti tenessi su una mensola cosa penseresti? Potrei cospargermi la pelle della tua essenza tutte le mattine, così dai pori entreresti nel mio sangue e sarei sempre avvolto dal tuo profumo.

Comincio a sentirmi strano, tra poco, lo so, diventerò solido e poi tutto tornerà come prima.

Scenderò dalla giostra.

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Mi ossigeni

Non riesco a muovermi. Dài, staccati da me, non vedi che le mie labbra bruciano? Guarda, si fondono con le tue. Oddio! Adesso si sciolgono, si stanno sciogliendo… si amalgamano; vedi come coagulano e si uniscono in un’unica forma?

Guarda i miei occhi, li vedi i miei occhi? No, non li vedi, lo so. Li tengo bassi perché non riesco a guardarti: ho paura. Potresti farmi una magia; farmi bruciare tra fiamme di piacere o cullarmi tra i carboni ardenti, che ne so cosa potresti farmi? Comunque voglio che tu lo faccia, dài, fallo!

Osserva come bevo i tuoi bisbigli, lo vedi? Mi sto dissetando e più ne bevo più ho sete; mi si dilaterà la pancia fino a scoppiare, sarà un botto tremendo, un incredibile sbuffo d’aria.

Ho preso coraggio, ti guardo; adesso ho fame, anche tu hai fame, lo vedo dai tuoi occhi, questi occhi che vengono da lontano. Le nostre mani si frugano insistenti, le dita scivolano fluide, i seni affannano, si gonfiano, le gambe si intrecciano e si annodano strette… sessi affamati si cibano l’uno dell’altro. Ancora, dài, ancora… corpi spossati ansimano… tu sospiri, poi gemi, infine palpiti… il soffitto è bianco, anche il fondo dei tuoi occhi lo è.

Adesso i nostri respiri si mescolano, soffiano l’uno intorno all’altro: due piccoli turbini avidi che si rincorrono nell’aria quieti. Guarda, sembra si colorino; ogni spira ha un colore diverso, bello, no?

Respiriamo un poco meglio adesso, mi ossigeni.

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